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lunedì 25 luglio 2011

Ricordi d'estate

Ho scoperto, con mia incredulità, che il ciclismo mi piace. Giro d'Italia e Tour de France, non ne ho persa una virgola! Pure i commenti! A parte ogni positiva considerazione su questo sport, da rimandare in un secondo tempo, la mia antipatia aveva radici profonde e ben motivate...altro che psicoterapeuta, altro che traumi infantili...




Quando ero bambina, diciamo periodo elementari, i miei pomeriggi invernali erano scanditi da ritmi molto regolari: uscivo alle ore 13.00, si pranzava con la famiglia (quando ancora gli orari erano NORMALI!), mi dedicavo a qualche giochino con le mie amate Barbie nel rifugio della mia cameretta e poi, 15.30 circa, senza che nessuno dovesse ricordarmelo, via a recuperare i quaderni per fare i compiti.
Catalogata, per questo, come una bambina molto matura e responsabile...le solite stron.ate delle maestre (conosco la categoria;) ) che ti facevano sentire "più grande" ma che solo da grande ne avresti capito la fregatura!
Insomma, fatto sta che per me scuola finita=vacanze iniziate, anche se rimanevo in città...non c'erano i campi estivi come ora, le piscine pubbliche o i vari Acquapark (da Bolzano a Palermo si chiamano tutti così!). Anzi sì, c'era una piscina all'aperto comunale, che però non godeva di buona fama, quindi non si menzionava neanche tra le possibili scelte contro la calura/noia estiva.




Ormai, finalmente, potevo dedicare ampio spazio ai miei cartoni animati preferiti, uno fra tutti, ricordo indelebile nella mia mente, "Flo, la piccola Robinson": uno spettacolo di cartone, al quale dovrò dedicare almeno un post!




Alle 15.45 dei pomeriggi dell'estate anni '80, nella mia casa regnava il silenzio: il momento "sacro" del riposino pomeridiano, al quale io sempre mi opponevo, considerate le molte energie (di allora) da dover spendere: non si può domare un uragano!
A piedi nudi, per godere del fresco dei pavimenti di marmo e per la "missione" silenziosa da compiere, arrivavo in cucina e accendevo l'unica tv a colori, a volume bassissimo per non svegliare nessuno della mia famiglia.



 Sedia a pochi centimetri dal televisore e via con la puntata: finalmente! Sigla di avvio, e già mi "gasavo", le prime scene e cresceva la mia attenzione, ma...puntualmente arrivava sempre qualcuno, che forse aveva una sveglia biologica, che mi diceva:
- Guarda che c'è il Giro d'Italia in tivvù,vai a giocare che i cartoni li vedi un'altra volta!-


2 commenti:

  1. In effetti... É un bel trauma! ;) In effetti... É un bel trauma! ;)

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  2. Si si..c'è voluto un po' per superarlo;)
    Cmq, bentornata!

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